venerdì 9 gennaio 2015

intervista Dr.Pazuzu Records

Ciao Dr.Pazuzu Records, raccontaci un po’ di te?
Mah... tutto è iniziato un po’ per scherzo e un po’ per sbronza quest’estate. E alla fine, ridi e scherza, siamo ancora qui. Come al solito, le cose fatte con leggerezza sono quelle che danno più soddisfazione e durano.



Chi siete? Che fate nella vita?
Siamo due. Bert e Andrea – alias Reverendo Maranzano e Body Bag Redemption. Bert lavora coi compiutersss, quindi se per caso avete un virus preso in qualche sito porno russo, oppure volete fare il sistemone per vincere al totocalcio, chiedete pure a lui. Io non so bene cosa faccio. Scrivo tutto il giorno, ma non ho capito di cosa.

Quali sono i vostri interessi e le vostre passioni? 
Direi musica e alcool. E i peperoncini piccanti.


Cosa vi ha portato ad aprire un'etichetta discografica, se così possiamo chiamare la Dr.Pazuzu ? Siete effettivamente un etichetta discografica o cosa?
Come si diceva poco sopra, è tutto nato per scherzo. Se siamo un’etichetta... sì e no. Nel senso che abbiamo un logo e un catalogo, ma facciamo le cose a cazzo di cane. Tutto in free download, dischi registrati con telefoni cellulari, smartphone o computer casalinghi, zero pubblicità e promozione, solo urgenza sporadica. Non ci conosce quasi nessuno, ma va bene così. 


Vi intervistiamo in occasione dell'uscita del vostro 12esimo disco. Si tratta di una compilation che raccoglie una canzone per disco delle vostre prime 11 uscite. Da quanto tempo esiste la  Dr.Pazuzu records?
Dr. Pazuzu credo sia nata a fine luglio del 2014, durante una chat su Facebook ad alto tasso alcolico. Quindi esiste da sei mesi circa. E in sei mesi sono stati sfornati 11 “dischi” (virgolettato!) diversi, più questa compilation che raccoglie un po’ di pezzi da queste uscite (in realtà non proprio uno per disco). E’ sembrata un’idea simpatica e comunque intanto è aggratis, quindi non credo che qualcuno possa lamentarsi. Mal che vada uno non la scarica.


Parlateci dei dischi che avete fatto uscire, di questa compilation e di cosa avete in mente per il futuro?
I dischi sono deliranti e li volevamo proprio così. Il cast di personaggi che li ha incisi è da reparto psichiatria, ne siamo molto fieri. Per il futuro non ci sono piani precisissimi, ma sicuramente arriverà un nuovo Body Bag Redemption e poi chi lo sa... i dischi a volte escono da un giorno all’altro a sorpresa. Ed è bello così.


La vostra collocazione geografica?
Merdano.

Che tipo di musica butta fuori la Dr.Pazuzu?
Deliri in altissima infedeltà.


Le vostre produzioni sono da quanto ne so esclusivamente in digitale e tutte scaricabarili gratuitamente dalla rete. Ci spiegate il motivo di questa scelta e cosa pensate in generale dei supporti della musica?
Io personalmente sono un grande fan del vinile, lo colleziono da quasi 30 anni e lo amo. Però, avendo avuto esperienza di una label tradizionale, gestita per tutti gli anni Novanta e i primi Duemila, mi sono trovato a realizzare che – almeno per quella che è la mia esperienza personale – quel tipo di format non mi funziona più. Nel senso che ho ancora la casa piena di dischi di 20 anni fa che ho prodotto, scambiato e distribuito, ma che nessuno ha voluto. E siccome i dischi si fanno perché vengano ascoltati e possibilmente venduti, dopo anni di stop ho provato la strada del free download. Del resto le nostre uscite sono tutte registrate in casa a costo zero, per cui non c’è neppure da dire che ci sono dei soldi da recuperare tramite la vendita del supporto. Poi ovviamente se qualcuno desidera i cd-r li può richiedere. Con una manciata di euro glieli si spedisce.
Comunque ormai credo sia difficile lavorare come tempo fa, stampando i 7” e gli lp. I costi sono alti e a pochissimi interessa poi comprare i dischi.


Come scegliete i gruppi per manifestarvi? 
Ci si sceglie a vicenda! Come i cani quando si annusano il culo per strada... ci riconosciamo e non c’è bisogno di altro.

Come funziona il processo creazione e compilazione di ogni uscita ?
Previo accordo (anche se non sempre va così: è capitato che arrivassero dei dischi inattesi) i lavori arrivano via mail, in formato mp3. Le copertine le faccio solitamente io, anche se in qualche caso ci ha pensato “l’artista” direttamente e un paio me le hai fatte tu! Una volta che c’è il pacchetto con pezzi e artwork viene caricato su Mediafire e diffuso semplicemente tramite Facebook.


Quanto costa in termini tempo ed economia una vostra produzione ?
Il tutto è rapido ed economico. Credo che a parte i costi della corrente elettrica e della connessione internet non ci sia altro, davvero.


A quali altre etichette vi sentite particolarmente vicino e affini sia italiane che straniere, sia del presente che del passato? 
Inutile dirlo, la prima fonte ispiratrice di tutto ciò è la Bubca. E poi tutto quel sottobosco di microlabel sfigate ultra diy che hanno punteggiato il mondo della musica dagli anni Settanta in poi. Insomma, basta che siano matti e ci sentiamo a casa.


C'è un disco che avete fatto uscire al quale vi sentite particolarmente legati?
Tutti. Nessuno.

Avete qualche aneddoto particolare da raccontare?
Niente di particolare. La cosa più buffa che mi viene in mente è che l’unica vera “submission” (dai parliamo alla milanese così diventiamo milionari) da parte di qualcuno che voleva fare uscire un disco su Dr. Pazuzu e non sapevamo chi fosse – o già non sapevamo di volere con noi – è arrivata da un tizio che ci ha proposto una roba mezza indie pop. Temo non abbia ricevuto risposta.


Cosa ne pensate della realtà italiana di adesso, etichette, gruppi, giornali insomma del mondo della musica indipendente italiana? C'è vita? C'è speranza?
Vita ce n’è, di sicuro, e ci sono tante band e realtà che mi piacciono. Speranza non ne vedo. Ma alla fine va bene anche così. L’importante è fare casino e viene meglio se sei disperato.


Dr. Pazuzu fatti una domanda e datti una risposta.

Cosa bevi? Tutto, basta sia sopra i 13 gradi.