Tab_Ularasa con Beppe Sordi "Vieni anche tu nel pozzo dei desideri"
È un Ep che ti incolla alle casse senza bisogno di beat techno e pasticche. Funziona per continua stimolazione: idee semplici ma continue che si alternano e si fondono su di una base molto elementare: chitarra acustica, ogni tanto un sax, un po' di elettronica distante e povera. Detta così pare una miseria ma, di misero, qui non c'è davvero niente. Se si avrà il cuore, il cervello e la totale assenza di ingiustificate spocchie, si potrà rilevare tutta la bontà di un reperto che, ridi e scherza, nasconde un sé un vero e proprio scrigno delle meraviglie. Tutto sta nel lasciarsi andare, dimenticarsi di se stessi e lasciar fare Tab_Ularasa e Sordi; farli suonare con la capacità di invenzione che gli è propria e il dono della sintesi che, sicuro, non gli manca. Poche canzoni brevi, non una nota in più né una parola di troppo, tutto perfettamente calibrato e dosato, aggiungere qualsiasi cosa sarebbe un errore o addirittura un orrore.
Il romanzo senza conclusione scritto da Tab_Ularasa, un romanzo fatto di termini semplici e frasi tanto naif quanto, e proprio per questo, lapidarie, ricorda, nel metodo, quello un tempo realizzato da Albino Bernardini, scrittore per l' infanzia: una serie di racconti senza finale dove il lettore poteva aggiungere di suo pugno la conclusione e la morale. Così anche Tab_Ularasa lascia finali, ceselli e rifiniture ad altri personaggi che incrocia lungo il suo cammino, o percorso ferroviario in realtà, rendendo l' intero racconto corale. Tab_Ularasa ci lascia una grammatica, un canovaccio, il suo metodo scheletrico e minimale e lascia a noi l' onere e l' onore di aggiungere quello che ci pare più opportuno per continuare la storia. Ci influenza e ci dirige, ma solo a noi lascia il compito di elaborare, comprendere e mettere a frutto.
Non credo si possa pretendere di più e di meglio da un disco.
Ortica Xoundz
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